nuove esperienze di gusto tra ingredienti d’eccellenza scovati in giro per l’Italia e presidi Slow Food, con un occhio di riguardo per le nostre belle Marche
Le nostre pizze da mezzometro® e un metro sono delle ‘pale alla romana’ a lievitazione mista (pasta madre più lievito di birra), impastate con farina del Molino Casillo tipo 1 con germe di grano. La crusca nobile, il germe di grano, l’alta idratazione e la lunga maturazione permettono di avere un prodotto naturale, gustoso e digeribile.
È un impasto che prevede una lunga maturazione. Usiamo farine del Molino Casillo di ottima qualità, di tipo 0 con germe di grano e lievito di birra. L’aggiunta di una miscela di semi di girasole, sesamo, lino, miglio, grits di soia ogm free e segale, dona a questo impasto maggiore valore nutrizionale grazie all’apporto di fibre e proteine.
Quando si parla di salute non ammettiamo errori. Per questo le nostre pietanze senza glutine sono preparate seguendo tutti i protocolli richiesti e servite su piatti di forma e colore differenti. Tutte le nostre pizze sono disponibili senza glutine e senza lattosio.
L’Alleanza è una rete internazionale di cuochi che si impegnano a valorizzare i prodotti dei Presìdi dell’Arca del Gusto e delle piccole produzioni locali “buone, pulite e giuste”, salvaguardando la biodiversità agroalimentare a rischio di estinzione e dando visibilità e giusto valore ai produttori da cui si riforniscono.
I Presìdi sono progetti di Slow Food che tutelano
piccole produzioni di qualità da salvaguardare,
realizzate secondo pratiche tradizionali.
L’Arca del Gusto è un catalogo di prodotti che
appartengono alla cultura e alle tradizioni di tutto il
mondo e che rischiano di scomparire.
Questo pecorino marchigiano viene prodotto seguendo la tradizione locale: il latte fresco viene scaldato a circa 37°C in un paiolo di rame prima di aggiungere il caglio naturale. Dopo mezz’ora si rompe la cagliata, si riscalda a circa 45-48°C e si sistema la massa nelle fascere. Quindi si pressa, si sala a secco due giorni. Si consuma stagionato di almeno due mesi. Ha un odore aromatico e potente, spesso di fungo e tartufo, un sapore deciso, piccante e molto persistente.
I capperi provenienti dall’isola di Salina, a nord delle coste siciliane, vengono raccolti da fine maggio a tutto agosto. I capperi sono messi ad asciugare al fresco su teli di juta, prima di procedere alla salatura con sale marino grosso in appositi fusti. Dopo circa un mese sono pronti per essere consumati. I capperi di Salina sono utilizzati nella cucina siciliana in diverse preparazioni a base di pesce e per dare carattere a piatti tradizionali come la caponata.
I “Moscioli” sono mitili selvatici che crescono sugli scogli sommersi della costa del Conero, nelle Marche. Si consumano appena pescati senza alcun condimento, oppure alla marinara con aglio, prezzemolo, olio e pepe. La pesca è regolamentata in modo rigido per mantenere inalterato l’equilibrio tra quantitativo pescato e capacità di riproduzione, tutelando la sostenibilità di questo tipo di pesca e garantendo all’ecosistema il tempo utile a rigenerarsi.
La colatura di alici discende dal “garum” dei romani. Si ottiene facendo maturare le alici sotto sale in barili di rovere, secondo la traduzione dei pescatori di Cetara. Dopo circa 6/9 mesi le acciughe il liquido pregiato che si è concentrato viene raccolto da un foro praticato sul fondo della botticella. Il risultato finale è un distillato limpido bruno-mogano, dal sapore sapido corposo, che conserva intatto l’aroma della materia prima.
Legume antico, un tempo molto diffuso nelle Marche, fino pochi anni fa era quasi scomparso e ed è stato riscoperto grazie al lavoro di un gruppo di giovani agricoltori di Serra de Conti. Si semina in primavera e si raccoglie ad agosto, producendo un seme minuto, ottimo per la preparazione di zuppe e minestre, ma anche cucinata in purea o servita come contorno dello zampone.
La peculiarità delle fave di Fratte Rosa, piccolo paese tra le colline pesaresi, è quella di essere coltivate sui "lubachi", terreni ricchi di argilla bianca. Si semina a ottobre e raggiunge la piena maturazione all’inizio di maggio. Può essere usata fresca o secca come ingrediente di molte ricette casalinghe, trasformata in farina e miscelata con la farina di grano per panificazione e per la produzione dei “tacconi", un tipo di pasta tipica di Fratte Rosa..
Salume tipico delle foreste della Montagna Materana e del medio Basento, nel cuore della Basilicata, prodotto con il maialino “Nero di Lucania”. Per il “pezzente” si utilizzano i tagli poveri della carne con l’aggiunta di peperone dolce di Senise, o peperone piccante, finocchio selvatico, aglio fresco e sale marino. Può essere consumato a fette con un buon pane casereccio. Ottimo per il “sugo rosso” o insieme a verdure come cicoria, bietole, scarola.
I pomodorini da serbo “col pizzo”, detti anche spongilli o piénnoli sono coltivati nell’area del Vesuvio. Si seminano in marzo-aprile e maturano tra luglio e agosto, ma si conservano, appesi in locali con adeguata temperatura e umidità, fino all’inverno o addirittura alla primavera successiva. Ottimi per condire i piatti di pesce, le pizze e le paste della tradizione. Eccellenti anche con la carne alla pizzaiola e per sughi dalla cottura veloce.
La caratteristica ‘nduja si produce a Spilinga, ai piedi del Monte Poro, in provincia di Catanzaro. Si utilizza solo carne di maiali pesanti di età non inferiore a 14 mesi, ricavata da tagli di seconda scelta, macinata a coltello a grana fine. Per la concia si utilizza poco sale e molto peperoncino. L’impasto viene insaccato nel budello e affumicato, poi fatto stagionare per un anno. Ottimo spalmato sul pane crostato, sulla pasta od usato per insaporire i piatti.
Il Birrificio Le Fate prende il nome da un’antica leggenda che narrava di maghi, guerrieri e fate. Secondo i racconti di Andrea da Barberino e Antoine de la Sale, le fate appartenevano alla corte della Sibilla e con questa dimoravano stabilmente all’interno di una grotta scavata nella roccia dell’omonimo monte, detta anche “Grotta Delle Fate”. La ricerca dei gusti di queste birre agricole e artigianali nasce dalla volontà di promuovere il territorio dei Monti Sibillini, trovando i l giusto connubio tra l’internazionalizzazione e le tipicità. Otto fate identificano otto birre diverse, otto gusti diversi, ma tutti con lo stesso valore di fondere le proprietà dei frutti della terra dei Monti Sibillini, con i gusti e le caratteristiche internazionali della birra.
Amanti del piccante, fatevi avanti!
Vi sfidiamo ad ordinare
un metro di pizza per due persone
con tutti e 4 i gusti piccanti
e a mangiarlo tutto, in ordine di piccantezza, senza piangere.
4 gustosi stick di pizza fritta croccanti fuori e morbidi dentro, da intingere nelle nostre salse fatte in casa.
nuove esperienze di gusto tra ingredienti d’eccellenza scovati in giro per l’Italia e presidi Slow Food, con un occhio di riguardo per le nostre belle Marche
SCOPRI GLI INGREDIENTIPiacevole croccantezza all’esterno e tenerezza al cuore
SCOPRI LE FOCACCEÈ la pizza che arriva dopo la pizza, un’esperienza sinestetica,
una coccola impossibile da raccontare l’unico modo è provarla.